giovedì 3 settembre 2015

CAPITALISMO IN CRISI ?




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    La sinistra tradizionale (ma non solo) si pone questa domanda come soluzione alla crisi attuale che stimola la crescita economica (misurata da un indicatore discusso del PIL), la creazione di occupazione e la riattivazione dei consumi. Ma il backtracking è possibile nella storia, a settanta anni "gloriosi" del capitalismo occidentale dopo la guerra?
    In primo luogo, l'azione sociale e politica deve essere basata sulla pedagogia, cioè vincere la tentazione di impartire la "lezione" della presunta saggezza del pulpito. "Abbiamo tutta la verità “. Il secondo errore è quello di fare l'opposto: per adulare persone e pensare che tutti i discorsi sono ugualmente validi.
    Dal punto di vista libertario, le alternative devono essere costruire da zero, non dalle istituzioni. E 'molto importante costruire esperienze di autogestione e non agire solo sui banchi anche se siamo consapevoli del fatto che questi progetti hanno dei limiti all'interno di una società capitalista. L'obiettivo fa la differenza,  non è solo quantitativo, quindi è di tipo qualitativo. Il neoliberismo ci insegna che le persone in vita sono dei liquidi e in un determinato momento vengono aggiunte o meno a formare certe maggioranze.
    In un mondo schiacciato dalla crisi e con una fioritura di piccole iniziative, siamo consapevoli che stiamo camminando sulle rovine, perché la borghesia sta rovinando il mondo in questa fase della sua storia. Ma le rovine non devono spaventarci, perché abbiamo un mondo nuovo nei nostri cuori. E questo mondo è in crescita in questo momento. Siamo in una transizione che porterà a un mondo molto diverso. Una delle più grandi sconfitte della sinistra è stata la battaglia culturale, vale a dire che la gente vede l’impossibilità di cambiare il sistema. Per intravedere una possibile soluzione ed uscire dal pantano dobbiamo essere in politica, ma anche nella vita, la cultura, la poesia e il teatro. Per costruire una nuova arte di vivere che dà senso a tutto ciò che facciamo. 


    Gloria Berloso 
  • Gloria Berloso Però incutono timore, nessuna reazione, Nadia, nessuna reazione ! Per intravedere una possibile soluzione ed uscire dal pantano dobbiamo essere in politica, ma anche nella vita, la cultura, la poesia e
    il teatro. Per costruire una nuova arte di vivere che dà senso a tutto
    ciò che facciamo.
  • Nadia Carratù Molinari Hai ragione Gloria, hai ragione... ma io inizio a sentirmi tanto stanca.... Ormai vorrei solamente poter apprezzare la poesia, la musica, il teatro, la cultura in genere... e lasciare che le nuove generazioni portino avanti la lotta sociale attraverso ...Altro...
  • Tarcisio Salvante Questa "formulazione" non spiega una cippa! E' come rispondere ad una domanda con un'altra domanda.
  • Gloria Berloso Infatti si pone una domanda Tarcisio.Stiamo camminando sulle rovine però chi può fa finta di niente.
  • Tarcisio Salvante Concordo Gloria, ma basta dare sempre tutta la colpa ai politici, li abbiamo eletti Noi. Noi, italioti, che siamo bravi a lamentarci e protestare, ma quando c'è da buttare una cicca di sigaretta o un pezzetto di carta nel posacenere o nel cestino . . . . . la gettiamo per terra!
  • Annamaria Parodi Sessarego A mio modo di vedere per cambiare tipo di societa' bisogna che tutti i popoli oppressi di tutte le nazioni del mondo arrivino a conoscere la vera natura del Capitale in tutte le sue abberranti contraddizioni, superino la logica della societa' divisa i...Altro...
  • Ricky Mantoan E' l'evoluzione disuguale tra le nazioni e le persone che crea ciò....
  • Annamaria Parodi Sessarego L.ineguale sviluppo del capitalismo, lascia inevitabilmente dietro di se' morti e feriti nelle fasce piu' deboli.

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